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Matsuo Bashô, lo haiku e Yamagata

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奥の細道 松尾芭蕉 山寺

Akaaka to    Hokku gasan  (pittura con hokku*)  Riproduzione Pennello di Matsuo Bashô Quarto e quinto anno dell’era Genroku (1691-92)    Un rotolo Originale: Biblioteca di Tenri

Akaaka to    Hokku gasan  (pittura con hokku*)  Riproduzione

Pennello di Matsuo Bashô

Quarto e quinto anno dell’era Genroku (1691-92)    Un rotolo

Originale: Biblioteca di Tenri

* Hokku: Strofa iniziale della renga (poesia collettiva a catena) o della haikai no renga (poesia collettiva a catena di carattere giocoso).

 

 

E’ un jigasan, in altre parole sia lo haiku sia il dipinto abbinato sono opera dello stesso autore, Bashô. In primo piano sono disegnati fiori di hagi (lespedeza), con il sole sullo sfondo.

Lo haiku recita: Akaaka to / hi wa tsurenakumo / aki no kaze. La parola-chiave stagionale (kigo) è aki no kaze (vento autunnale). Il significato è che “la calura estiva persiste e il sole rosso continua a picchiare, ma nel vento che soffia si presagisce la frescura dell’autunno”.

Nel 1689, nel corso del viaggio per le regioni del Tôhoku e dello Hokuriku, questo haiku fu composto durante un incontro di haiku tenutosi il 17 luglio (che nel calendario attuale corrisponde all’inizio dell’autunno) a casa di Tachibana Hokushi, anch’egli poeta di haiku. Questa poesia è inclusa anche nello “Stretto sentiero del nord”. Hokushi in quella occasione divenne allievo di Bashô e lo accompagnò per un po’ di tempo nel suo viaggio.

Bashô ha scritto vari gasan che includono questo haiku: da ciò si intuisce quanto gli piacesse.

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