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Matsuo Bashô, lo haiku e Yamagata

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奥の細道 松尾芭蕉

Fukagawa, a Edo

Fukagawa, a Edo

Dopo aver compiuto 40 anni, Bashô si stabilì a Fukagawa, a Edo (l’attuale Tokyo) e si mise in viaggio.

Nel 1689, il 27 marzo del vecchio calendario giapponese (attuale 16 maggio), Bashô partì per un viaggio nelle regioni del Tôhoku e dello Hokuriku. Dalla villa del suo allievo Sugiyama Sanpû, dove soggiornava, risalì il fiume Sumida in barca e arrivò alla stazione Senju della strada principale Ôshû. Fu accompagnato fino a Senju dai suoi allievi e partì con Kawai Sora per il Michinoku (le regioni settentrionali, letteralmente “in fondo alla strada”).

Nello “Stretto sentiero del nord”, scritto basandosi su questo viaggio, il primo haiku che si legge è il seguente:

 

Kusa no to mo / sumikawaru yo zo / hina no ie

 

Quando partì per il viaggio nelle regioni del Tôhoku e dello Hokuriku, Bashô vendette l’eremo Bashôan dove viveva a Edo e venne a sapere che vi sarebbe venuto ad abitare un uomo con la moglie e la figlia; si era ormai vicini alla festa delle bambole (3 marzo), per cui Bashô immaginò che la sobria casa dove aveva vissuto da uomo solo sarebbe diventata festosa con la decorazione delle bambole, ed espresse questa

emozione nello haiku.

Esiste un ritratto di Bashô vestito da viaggiatore, dipinto dall’allievo Morikawa

Kyoriku, che sembra sia il più vicino alla figura reale di Bashô. Questo perché Kyoriku,

un samurai del feudo di Hikone, era bravissimo a dipingere e conosceva bene Bashô da

vecchio, essendo suo allievo.

Bashô visse a Fukagawa in tre diverse case (la prima fu distrutta da un incendio, la

seconda fu venduta quando Bashò partì per il viaggio per il Tôhoku e lo Hokuriku, la

terza fu approntata quando Bashô ritornò nel 1691). Il luogo in cui si trovava il

Bashôan (“eremo di Bashô”) coincide probabilmente con l’attuale santuario shintoista

Bashô Inari, nei cui pressi si trova anche un Museo di Bashô curato dal quartiere di Kôtô.

 

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