Castello di Taga, Tsubo no ishibumi, Oki no ishi e Sue no Matsuyama
Castello di Taga, Tsubo no ishibumi, Oki no ishi e Sue no Matsuyama
Il castello di Taga (Taga-jô) era una grande fortezza costruita dalla corte imperiale Yamato nel periodo Nara (710-794); quando giunse Bashô, non esisteva più. Su una pietra monumentale rimasta (che all’epoca era chiamata “Tsubo no ishibumi”), era incisa la storia del castello di Taga. Bashô si commosse fino alle lacrime quando vide questa antica testimonianza, vecchia di quasi 1000 anni.
Bashô visitò uno dopo l’altro vari luoghi sui quali furono composte antiche poesie: Noda no Tamagawa, Oki no ishi, Sue no Matsuyama. Noda no Tamagawa è uno dei sei paesaggi sparsi per il Giappone celebrati come mu Tamagawa (i sei fiumi Tama). “Tama” significa “[bello come] una gemma” e per questo i bei fiumi venivano chiamati “Tamagawa” (fiume gemma).
Oki no ishi è uno stagno dove si trovano rocce di foggia strana. E’ un luogo famoso, su cui fu scritta una waka (poesia di 31 sillabe). Il suo significato è: siccome io che soffro per amore, asciugo le lacrime con le maniche del kimono, queste non si asciugano mai e sono sempre bagnate, come le rocce (ishi) di Oki no ishi.
Sue no Matsuyama si trova in posizione elevata e si può ammirare il mare. E’ un luogo conosciuto per una famosa waka inclusa nella raccolta Kokinwakashû dell’inizio del 10mo secolo.
Kimi wo okite / adashi kokoro wo/ waga motaba/
Sue no Matsuyama / name mo koenan
Il significato è: se mi innamorerò di un altro, le onde del mare supereranno Sue no Matsuyama. Cioè sarà impossibile.