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Matsuo Bashô, lo haiku e Yamagata

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松尾芭蕉 山寺

Asagao-ni Hokku* gasan (pittura con hokku) Riproduzione Dipinto di Hanabusa Itchô (1652-1724) e haiku di Matsuo Bashô Periodo Ten’na (17mo secolo) Un rotolo Originale: Biblioteca di Tenri

Asagao-ni    Hokku* gasan (pittura con hokku)   Riproduzione

Dipinto di Hanabusa Itchô (1652-1724) e haiku di Matsuo Bashô

Periodo Ten’na (17mo secolo)    Un rotolo    Originale: Biblioteca di Tenri

* Hokku: Strofa iniziale della renga (poesia collettiva a catena) o della haikai no renga (poesia collettiva a catena di carattere giocoso).

Con gasan, si intende una pittura che ha una poesia o un’iscrizione nello spazio vuoto.

Il dipinto è stato realizzato da Hanabusa Itchô, attivo nel periodo Edo tra la fine del 17mo e l’inizio del 18mo secolo, un autore molto popolare a quell’ epoca.

Dal contenitore per fiori di bambù pende un viticcio di convolvolo: a questo è legato un foglio di carta rettangolare, su cui Matsuo Bashô scrisse il suo haiku.

 

Asagao ni / ware wa meshi kuu / otoko kana    Baseo (Bashô)

 

Il significato è il seguente. Faccio una vita normalissima: mi alzo presto e mangio la colazione mentre guardo i fiori di convolvolo. E’ uno haiku che esalta uno stile di vita semplice. Bashô lo scrisse per ammonire il suo allievo Kikaku, che aveva scritto: Kusa no to ni / ware wa tade kuu / hoteru kana (Non tutti mi vogliono bene, ma so scrivere haiku e mi godo la vita ogni notte svolazzando come una lucciola).

 

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