Shiogama e il santuario shintoista Shiogama
Shiogama e il santuario shintoista Shiogama
Bashô scrive nello “Stretto sentiero del nord” che la notte in cui alloggiò a Shiogama sentì il brano Oku jôruri accompagnato al liuto biwa da un monaco cieco. “Oku” indica Ôshû, la regione di Mutsu; Oku jôruri era chiamato anche Sendai jôruri (jôruri di Sendai).
Il jôruri è un racconto accompagnato dalla musica, nato nel medioevo: poteva essere eseguito da solo o inserito negli spettacoli del teatro dei burattini e del teatro kabuki come musica di accompagnamento.
Dove la cultura era più raffinata, come a Kyôto, Ôsaka e Edo, lo shamisen (liuto a tre corde) aveva già sostituito il biwa come strumento di accompagnamento del jôruri, ma in provincia era rimasto il vecchio stile. Questo commosse Bashô.
La mattina seguente Bashô si recò a pregare al santuario shintoista Shiogama, molto vicino a dove egli alloggiava. Sullo sportellino della lanterna da giardino di ferro prospiciente all’edificio, stava inciso che la lanterna era stata donata da Izumi Saburô, figlio di Fujiwara no Hidehira, che governava Hiraizumi nel 12mo secolo.
Per Bashô, uno degli scopi del suo viaggio per la regione di Mutsu era trovare delle antiche testimonianze. Il soggiorno a Shiogama, che fu prodigo di numerosi incontri con cose del passato, gli diede una grande soddisfazione.