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Matsuo Bashô, lo haiku e Yamagata

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奥の細道 松尾芭蕉

La Barriera di Shirakawa, il pino di Takekuma e Miyagino

La Barriera di Shirakawa, il pino di Takekuma e Miyagino

 

Il 21 aprile del vecchio calendario giapponese Bashô passò per uno degli utamakura*, Shirakawa no seki (“la barriera di Shirakawa”, l’attuale città di Shirakawa, nella provincia di Fukushima), che in antico era considerata la porta di ingresso del Michinoku (le regioni settentrionali). Ma nel periodo Edo (1600-1868) questo posto di blocco non c’era più e non si sapeva nemmeno esattamente dove fosse; era comunque l’accesso simbolico alla regione del Tôhoku.

Dopo aver passato Asaka e Fukushima e dopo aver attraversato in barca il grande fiume Abukuma, Bashô visitò il pino di Takekuma (presso l’attuale città di Iwanuma, nella provincia di Miyagi). Quando il luogo fu visitato da Nôin hôshi, un poeta del periodo Heian (794-1185), sembra che il pino fosse già stato abattuto, ma Bashô vi trovò un magnifico pino che era stato piantato dopo la visita di Nôin, e ne fu commosso.

* Utamakura: luoghi o monumenti che ricorrono di frequente nelle poesie.

Bashô arrivò nella città cresciuta intorno al castello della famiglia Date del feudo di Sendai e qui visitò diversi utamakura. In quel tempo nel feudo di Sendai sia i funzionari pubblci che i privati cittadini erano impegnati a risistemare gli utamakura.

Per esempio visitò Miyagino, luogo celebrato nelle poesie e noto per la bellezza dei fiori di hagi (lespedeza), e Tsutsujigaoka, dove fiorivano abbondanti le azalee (tsutsuji). Dopo essere partito da Sendai, sulla strada per il castello di Taga e per Matsushima, c’era un sentiero chiamato “Oku no hosomichi” (lo stretto sentiero del nord): si pensa che Bashô abbia usato il nome di questo sentiero come titolo delle sue memorie di viaggio.

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