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Matsuo Bashô, lo haiku e Yamagata

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奥の細道 松尾芭蕉

Matsushima

Matsushima

 

Bashô arrivò in barca da Shiogama a Matsushima sulla spiaggia vicino a Oshima e lodò il paesaggio, che non era meno bello di quelli del Lago Dongting e del Lago Occidentale, in Cina. Matsushima è una baia marina, ma Bashô la paragonò a un lago, seguendo la tradizione dei paesaggi cinesi famosi.

Si sa che Bashô scrisse a Matsuyama lo haiku seguente, che tuttavia non venne incluso nello “Stretto sentiero del nord”:

 

Shimajima ya / cidi ni kudakete / natsu no umi

 

Ugualmente, nella sezione “Shirakawa no seki” dello “Stretto sentiero del nord” Bashô non incluse il seguente haiku:

 

Sanae ni mo / wagairo kuroki / hikazu kana

 

Il significato è: sono arrivato a Shirakawa no seki quando è ancora la stagione del trapianto di riso, ma io sono già abbronzato, perché sono passati molti giorni da quando sono partito per il viaggio.

Shirakawa no seki e Matsushima erano le tappe principali del viaggio: allora perché Bashô non ha inserito degli haiku? Ci sono diverse interpretazioni, ma quella più sostenuta è che egli volesse esprimere la profondità della sua emozione proprio evitando di inserire haiku.

Molti credono che lo haiku Matsushima ya / aa, Matsushima ya / Matsushimaya sia di Bashô, ma non è vero.

Bashô andò a pregare al tempio Zuigan, dove si trovano le tombe della famiglia Date. Allora il tempio aderiva alla setta zen Rinzai, ma originalmente apparteneva alla setta Tendai: il tempio fu fondato, a quanto si tramanda, da Jikaku Daishi Ennin, come il tempio Yamadera Risshakuji a Yamagata.

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